Sono due i fronti aperti dal Governo per arginare gli sbarchi ed entrambi reclamano il coinvolgimento di Bruxelles. Dopo il naufragio di Cutro e l'allarme dei servizi segreti su un'intensificazione degli arrivi sulle nostre coste, l'agenda di Giorgia Meloni riporta due date cerchiate in rosso: il 24 e il 25 marzo quando si riunirà il Consiglio Europeo dei capi di stato e di Governo. In quella cornice la Premier intende sollecitare i partner per mettere a punto un'operazione Mare Nostrum, una flotta navale dei 27 Paesi dell'Unione, per pattugliare il Mediterraneo e soccorrere i migranti. L'altro obiettivo è sollecitare la Banca Centrale Europea e il Fondo Monetario Internazionale per aiutare la Tunisia che, negli ultimi mesi, ha visto incrementare le partenze a causa della crisi economica. C'è poi il ruolo della Brigata Wagner, i mercenarii al soldo di Putin e dai Paesi nordafricani, come la Libia, sarebbe impegnato ad alimentare gli sbarchi in Italia. "Mi stupisco che alcuni colleghi si stupiscono oggi di quello che la Wagner fa in Africa, perché già due anni fa il Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica aveva allarmato il Parlamento, in relazioni ufficiali". Dal PD si chiede al Governo di venire in Parlamento per chiarire il ruolo della Wagner. "È indispensabile che il Governo venga in aula, alla Camera e al Senato a darci tutte le informazioni su quanto sta accadendo e mi è stato riferito dai ministri Crosetto e Tajani e soprattutto spiegare agli italiani che cosa intendono fare, perché la nostra impressione è che ci sia un enorme confusione. Stanno pensando di cambiare il decreto che hanno approvato in fretta e furia nell'infelice Consiglio dei Ministri di Cutro". Dal Cairo il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, fa sapere che il Presidente Egiziano Al-Sisi, ha promesso un rinnovato impegno per fermare l'immigrazione irregolare. Giovedì saranno ricevuti dalla Premier alcuni dei familiari delle vittime della tragedia di Cutro. Non si sa ancora quanto sarà folta la delegazione. Alcuni parenti hanno rifiutato l'invito dopo le polemiche per il mancato incontro in occasione del Consiglio dei Ministri nella città calabrese.