Il decreto anti-rave approvato dal Governo per mettere un freno ai raduni giovanili illegali viene bersagliato dall'opposizione e difeso dal Ministero dell'Interno. Per il Partito Democratico il giro di vite ha un intento liberticida, non solo per quel genere di eventi ma rischia di minacciare lo svolgimento di altre manifestazioni e chiede all'esecutivo di ritirare la modifica dell'articolo 434 del Codice Penale. "Il rave party di Modena è stato gestito bene, con le leggi vigenti. Le nuove norme che avete voluto con decreto legge non sono contro i rave party abusivi, accusa Enrico Letta, suonano come limite alla libertà dei cittadini e minaccia preventiva contro il dissenso". Gli fa eco Giuseppe Conte: "Ci aspettavamo come primo atto del Governo un intervento per il caro bollette e per il caro prezzi. Nulla di tutto questo. Questa è una norma da Stato di polizia". Fonti del Viminale difendono la ratio della legge. "La norma anti-rave illegali interessa una fattispecie tassativa che riguarda la condotta di invasione arbitraria di gruppi numerosi tali da configurare un pericolo per la salute e le incolumità pubbliche. Una norma che non lede in alcun modo il diritto di espressione e la libertà di manifestazione sanciti dalla Costituzione e difesi dalle istituzioni". In prima battuta a contestare la posizione di Letta ci aveva pensato il vicepremier Matteo Salvini. "Un PD ormai in confusione totale difende illegalità e rave party abusivi, chiedendo al Governo di cambiare idea. No, indietro non si torna. Le leggi finalmente si rispettano". Oltre alla gestione dell'ordine pubblico un altro terreno di scontro e il reintegro dei medici no vax negli ospedali per superare quella che Giorgia Meloni ha bollato come impostazione ideologica nel contrasto alla pandemia. 4mila medici non vaccinati potranno tornare nei reparti degli ospedali per sopperire alle carenze di organico. Ma la Capogruppo di Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli, avverte: "Il Governo non strizza l'occhio ai no vax ma è il messaggio che potrebbe passare, rivedendo di punto in bianco le norme che regolano la somministrazione dei vaccini. La delegazione di Forza Italia su questo non getterà la spugna". Nelle anticipazioni del libro di Vespa Meloni confida di essere soddisfatta per aver dato vita ad un Governo inattaccabile, serio, adeguato, ben calibrato. Con Salvini si è stabilito un rapporto nuovo e con Berlusconi c'è stata qualche incomprensione in più, figlia del passaggio di testimone".