Non dobbiamo disunirci, sfilacciarci nella fase cruciale della ricostruzione. Credo che oltre alla sfida della resilienza, possiamo vincere anche quella della ripartenza ed è un impegno che prendiamo davanti alle generazioni future. Non c'è quindi sfida più importante, il confronto continuo fra stato, attori economici, sociali, cittadini, comunità tutta, ci aiuta senz'altro a focalizzare con maggior decisione in che modo utilizzare la storica occasione dei 209 miliardi ottenuti in sede europea, per far procedere speditamente il progetto di una nuova Italia.