Il Recovery Plan dovrebbe tagliare, nelle prossime ore, il primo traguardo a Palazzo Chigi senza, pare, la proroga del Super Bonus al 2023. Il Consiglio dei Ministri è slittato ad oggi perché il sentiero è pieno di spine per Mario Draghi. Nella maggioranza infatti, c'è malumore perché, le 318 pagine del piano, nel dettaglio, sono state difficili da bere per gli stessi ministri. Nove tabelle e 16 pagine, dicono fonti di Governo, era tutto quello che era circolato nella cabina di regia. Le crepe nella maggioranza sono ancora più evidenti se si parla di riaperture e coprifuoco, a provocare la reazione delle forze di centro-destra, il passaggio mancante nel Decreto, sulla possibilità per i centri commerciali di lavorare nel weekend. Sui pass vaccinali invece, è il Garante della Privacy a sollevare dubbi per quanto riguarda la riservatezza dei dati. Ostacoli anche sulla scuola le soglie indicate per il rientro delle superiori, non potranno essere rispettate In alcune zone d'Italia. Ci sarebbe da capire perché dopo un anno e mezzo di pandemia e di studio di possibili soluzioni. Su tutti questi temi, gli Enti Locali, chiedono al più presto un confronto con il Presidente de Consiglio. "Penso che tutti siano preoccupati, penso che dobbiamo per questo essere uniti, come Istituzioni, per spiegare ai cittadini la situazione ancora difficile e portare la massima prudenza. Penso però che le istruzioni debbano anche mettere in campo delle misure che siano il più possibile eque e comprese dalla gente, perché altrimenti diventa tutto molto difficile". "Se è necessario, per qualche giorno, qualche settimana, mantenere quell'orario, noi non ci siamo opposti. Ovviamente quell'orario non può essere l'orario dell'estate, perché se arriviamo davvero all'estate con il coprifuoco alle 22:00, significa non aver riconquistato la libertà. Non parlo solo delle attività economiche, parlo anche dei cittadini che hanno voglia di tornare ad uscire, di poter socializzare, di stare insieme. Sono passati 15 mesi e ovviamente sono tutti esausti, non è facile. Cominciamo a sentire fibrillazioni, tensioni sociali". Il presidente del Consiglio Draghi sarà lunedì alla camera e martedì in Senato. Poi un nuovo passaggio a Palazzo Chigi per il voto finale sul Recovery Plan e la consegna del piano all'Europa entro il 30 Aprile.