Urne chiuse e discussioni aperte sulla scia delle polemiche per il mancato raggiungimento del quorum sui quesiti di lavoro e cittadinanza, la Maggioranza rilancia sulla necessità di rivedere i criteri per promuovere un referendum abrogativo. Non più 500000 firme o cinque Consigli Regionali, come sancisce l'articolo 75 della Costituzione, bensì il doppio, ovvero 1000000 di sottoscrizioni o 10 Consigli Regionali. La proposta di legge è arrivata in Senato a firma Forza Italia, ma è condivisa da tutto il Centro Destra. Le Opposizioni vanno in ordine sparso con Riccardo Magi di + Europa che chiede l'abolizione del quorum. Ma nel Centro Sinistra ci si interroga anche sull'esito del voto sul quinto quesito, ovvero quello che chiedeva di dimezzare i tempi per ottenere la cittadinanza con il leader del Movimento cinque Stelle Giuseppe Conte che non nasconde il suo scetticismo. "Battaglia che riteniamo giusta dove ci è stato offerto uno strumento che ho detto da subito ci ha lasciato perplessi e che ritenevamo sbagliato, lo strumento migliore per noi è lo jus scolae, dove anche il Centro Destra andrebbe sfidato". Si smarca Carlo Calenda, Segretario di Azione che accusa Centro Sinistra e Centro Destra di non pensare ai giovani, ma solo al tornaconto elettorale. "Non gli interessa il lavoro è semplicemente una partita di calcio. E il tabellone è stato aggiornato con un punto per la Destra, domani sarà per la Sinistra e i giovani continueranno ad andarsene via". Al Senato intanto si torna a discutere di sicurezza sul lavoro con il Ministro del Lavoro Marina Calderone, che rivendica i buoni risultati della patente a crediti e convoca per il 13/06 un tavolo con sindacati e organizzazioni datoriali. L'Opposizione ha presentato invece una risoluzione sottoscritta da PD, Movimento cinque Stelle, AVS e gruppi delle autonomie con cui chiede al governo sanzioni più severe per le imprese che non rispettano le norme sulla sicurezza, compresa l'esclusione dagli appalti pubblici e l'introduzione del reato di omicidio sul lavoro. .