Sono le otto di un giovedì mattina. Attilio Fontana esce da casa nella sua Varese mentre il sole è ancora basso. Torna qui tutte le sere per ricaricarsi, ci racconta. Lo stop quotidiano immancabile all'edicola per i giornali e poi via direzione Brescia, in un mercato della periferia. "Che bello vederla qui". "Grazie" La sfida a Letizia Moratti e Pierfrancesco Majorino passa per la Lombardia più profonda, per le province e i comuni più piccoli. È qui che il Presidente stringe mani e non nasconde la sua preoccupazione. "Unica preoccupazione che ho è che la gente si disaffezioni al voto, alla politica, all'amministrazione. È questo il motivo per cui è bello stare invece in mezzo alla gente, parlare con la gente, raccogliere le loro preoccupazioni o le loro soddisfazioni". Tra i banchi di formaggio e di carne ascolta i bresciani e con lui c'è Fabio Rolfi prossimo candidato sindaco di Brescia. Si riparte per gli Spedali Civili dove il Presidente inaugura il nuovo polo di neuropsichiatria infantile. La campagna elettorale si intreccia con gli impegni istituzionali ed è qui che gli chiediamo qual è stato il momento peggiore degli ultimi anni. "Il momento dell'esplosione della pandemia, il momento in cui ci sentivamo soli, abbandonati, senza che nessuno ci dicesse come ci dovevamo comportare, senza sapere cosa sarebbe successo il giorno dopo. Adesso dobbiamo uscire dalle liste d'attesa, nel senso che questa epidemia ha costretto gli ospedali per anni a lavorare a tempo ridotto o addirittura, in certi casi, a rimanere chiusi per dedicarsi soltanto alla cura del Covid. In questo periodo abbiamo una carenza di medici e di infermieri, ciò nonostante io credo che le iniziative che sta portando avanti l'assessore Bertolaso, che hanno già dato e hanno iniziato a dare i primi risultati, saranno la strada attraverso la quale abbatteremo anche i tempi di attesa". "Noi abbiamo consigliato al Presidente di essere semplicemente se stesso, di puntare sulla sua umanità e sulla sua concretezza. Lui ha governato 5 anni e i risultati della sua amministrazione devono parlare per lui".