Domenica 12 e lunedì 13 febbraio ci sono le elezioni in Lombardia e Lazio. Si vota per il rinnovo del presidente di regione e del consiglio regionale dalle 7 alle 23 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì. La scheda elettorale è una sola, diversa in ogni circoscrizione, ma solo perché cambia l'ordine delle liste. Le circoscrizioni di entrambe le regioni corrispondono alle province. Il sistema è ad elezione diretta senza ballottaggio, vince chi prende un voto in più. Ed è un proporzionale corretto da un premio di maggioranza con lievi differenze fra le due regioni. Per votare si può mettere un segno sul nome del candidato e in quel caso la preferenza va solo a lui e non si estende alle liste collegate. Oppure mettere un segno sia sul candidato che su una lista o anche solo su una lista, ma in quel caso il voto invece si estende anche al candidato governatore. È possibile il voto disgiunto, quindi in caso si può indicare un governatore e una lista che appoggia un suo avversario. Per il consiglio regionale si possono indicare fino a due preferenze, appartenenti a una sola lista, e i nomi devono rispettare la doppia preferenza di genere, quindi devono essere uno maschile e uno femminile e vanno scritti nelle righe che si trovano nello spazio a fianco della lista. In Lombardia se chi vince prende meno del 40% dei voti le liste che lo appoggiano ottengono il 55% dei seggi ripartiti in modo proporzionale, se invece supera il 40% i seggi salgo al 60%. Nel Lazio invece il sistema è più semplice: le liste che appoggiano il neo presidente ottengono un bonus di 10 seggi, su 50, ripartiti in modo proporzionale.