Nessun pranzo, solo un incontro e non sulle regionali ma sull'immigrazione, spiega Palazzo Chigi e conferma Antonio Tajani. Sta di fatto che dopo le tensioni e i botta e risposta delle scorse ore, al termine del vertice tra Meloni e i due vicepremier, Tajani, appunto, e Salvini, allargato per l'occasione e per argomento al Ministro Piantedosi e al Sottosegretario Mantovano, la Lega mostra ottimismo sul fronte delle elezioni amministrative dicendosi sicura che alla fine il Centro-destra troverà un accordo. Già, una sintesi, perché al momento un punto d'intesa non sembra esserci, solo una volontà di arrivarci, partendo però da posizioni ben definite. La Premier attraverso i canali social prova sgombrare il campo da ipotesi di divisioni e replica agli attacchi, dice, di certe opposizioni. Questo Governo continua a rispondere con fatti e risultati, fa sapere, soddisfatta soprattutto dei dati Istat sull'occupazione. Restano le posizioni ancora distanti, a cominciare dalla Sardegna al voto il 25 febbraio, dove la Lega insiste per il bis di Solinas, mentre Fratelli d'Italia ha già scelto Truzzu. Snodo cruciale per alleanze e coalizioni anche nelle altre quattro regioni dove si voterà: Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Umbria. Tutto si lega, appunto, fanno sapere gli uomini di Salvini, senza contare poi le regionali 2025 con il tema del terzo mandato, caro al carroccio veneto di Zaia e non solo. La Lega ha già presentato una proposta di legge per introdurlo, superando le norme del 2004. Un vertice a tre sulle regionali se servirà si farà, dice il leader degli Azzurri, mostrando ottimismo e forse anche attesa per la contesa interna tra gli altri due partiti di Governo. Intanto, sul fronte opposto se da un lato il commissario europeo Gentiloni annuncia che non si candiderà alle europee, le europee altro giro, altra corsa, altra partita, anche nei rapporti di forza interni alle coalizioni, dai 5 Stelle Conte fa lo stesso, e soprattutto invita i Leader a fare altrettanto per non ingannare, dice, elettori e cittadini. Messaggio alla Premier e al PD di Elly Schlein.