Una regione che guarda il futuro e il Veneto, mantenendo però un legame molto stretto con le sue radici e le sue tradizioni. Due visioni molto diverse, quelle dei due principali candidati alla presidenza, il leghista Alberto Stefani per il centrodestra e l'ex sindaco di Treviso del PD, Giovanni Manildo, per il centrosinistra. Tanti temi sul piatto durante il confronto su Sky TG 24, a cominciare dalla sanità. Un'eccellenza quella veneta per Alberto Stefani da migliorare per il candidato del centrosinistra, che evidenzia la carenza del personale medico ed infermieristico. Poi la sicurezza dei cittadini, l'educazione sessuale nelle scuole e l'immigrazione. Quest'ultima possibile solo se coniugata a lavoro, sottolinea il candidato del centrodestra, necessari invece maggiori investimenti nelle politiche inclusive, secondo Giovanni Manildo. E ancora la legge sul fine vita promessa da Manildo in caso di elezione. Io sono convinto che anche il mondo cattolico sia molto aperto verso um verso questa legislazione, verso questa necessità, quindi confermo che sarà una delle cose che faremo assolutamente una volta arrivati a Venezia al governo della Regione. La competenza in merito al fine vita è una competenza di carattere nazionale e credo che il Parlamento su questo debba assolutamente intervenire, tenendo conto di tutte quelle che sono, um le sensibilità politiche, facendo in modo che ci siano, um un regole che vengano confermate dall'istituzione parlamentare che è l'organo competente a decidere in materia. Particolarmente acceso il botta e risposta tra i due sul tema dell'autonomia. Sarà necessario che la Regione Veneto, insieme alle altre regioni, non l'una contro l'altra armata, riescano a fare un salto in avanti sul tema dell'autonomia e magari arrivare, a compiere quel disegno costituzionale, che assegnava alla una delle Camere alla rappresentatività delle regioni. Io credo che questa sia una sfida di responsabilità, che dovrebbe valere per il Veneto e anche per tutte le altre regioni che garantisce più efficienza, più vicinanza, migliore qualità dei servizi, trasparenza anche nei confronti dei risultati amministrativi che grazie all'autonomia differenziata si possono ottenere e soprattutto maggiori funzioni significa anche avere la possibilità per quanto riguarda, un soggetto politico di poter essere valutato a 360 gradi. .























