Gioca d'anticipo Matteo Renzi in vista del voto europeo del prossimo anno e traccia il percorso per creare un'alternativa riformista. La direzione è "renew europe", un nuovo assetto per una riunione europea che o cambia o non conta più nulla nel mondo. E cambiare deve anche l'Italia. "La verità è che questo governo non va in qualche modo aggredito con la scusa dell'attacco autoritario come fa molta parte della sinistra. Vai incalzato sul fatto che nel PNRR manca una strategia, manca una visione. Gli altri paesi corrono, l'Italia, al momento, balbetta e tentenna". Riformisti alternativi, oltre quelli che Renzi definisce i populismi della destra e della sinistra. "Da un lato c'è una destra che è una destra inconcludente, immobile e per molti aspetti incapace. Dall'altro c'è una sinistra che sta sbagliando la risposta. Anziché incalzare sulla politica, evoca dei santini. Non esiste una piazza dei martiri". "Un'alternativa riformista, liberaldemocratica serve inoltre a bloccare quello che è considerato il progetto di Giorgia Meloni, cioè di mettere insieme conservatori e popolari. Lo spazio politico c'è, mancano però idee, numeri, credibilità". Renzi ammette che sia stato un errore il fallimento del partito unico con Azione. Si cerca di recuperare con una lista unitaria per le europee.