E' il frutto di una lunga mediazione politica basata su una bozza di riforma messa a punto dopo mesi di lavoro da una commissione di esperti composta da illustri magistrati, docenti e avvocati. Approdata poi in Parlamento in una forma ben diversa dalla bozza originaria la riforma Cartabia prova a dare una prima risposta ai problemi della Giustizia penale nel nostro paese, a cominciare dalla proliferazione dei reati alla lentezza dei processi. "I lavori avevano cercato di guardare al problema della Giustizia penale da un'ottica complessiva. L'indicazione più apprezzabile che si desume da questa riforma è aver tentato di agire a monte e non a valle sulle cause non sugli effetti e di aver in qualche modo poi raggiunto un risultato che potrebbe anche essere solo diciamo l'avvio di un ripensamento più complessivo della Giustizia penale." Un primo passo insomma cui il mondo stesso della Giustizia mentre gli occhi restano puntati sui palazzi della politica sembra guardare con fiducia. "Nelle polemiche che sono state lette e agitate in queste ultime settimane si trascura un punto fondamentale di partenza, cioè che noi siamo obbligati in Italia a prevedere una ragionevole durata dei processi. Io credo che questa riforma possa andare bene alla giustizia però è importante che gli operatori del mondo della giustizia, magistrati e avvocati vadano avanti con fiducia anche con coraggio.".