Nuove protagoniste della discussione politica, sono in queste ore 2 riforme che si prestano ad essere fonte di dissidi visti i temi: il presidenzialismo, caro a Forza Italia e Fratelli d'Italia soprattutto, e inviso a gran parte dell'opposizione e l'autonomia differenziata delle Regioni, cara alla Lega e molto meno al resto della maggioranza e che viene stroncata dall'opposizione. Con Bonaccini che dal PD avverte: "Non pensino di portare la bozza in Consiglio dei Ministri prima delle elezioni regionali". Ci sta lavorando da un po' il Ministro Calderoli, ha già fatto vari incontri con le Regioni, ma specie al Sud c'è il timore che le Regioni del meridione possano uscirne svantaggiate, cosa che non solo Calderoli nega, ma si indigna anche per le accuse che sostiene, di fatto, certa stampa gli rivolgerebbe. Quindi si apre un ulteriore capitolo di polemica con sfilza di messaggi di solidarietà ai giornali che arrivano dall' opposizione. Ma siccome le preoccupazioni del Sud comunque creano un certo allarme nel resto della maggioranza, arrivano sul tema delle autonomie le puntualizzazioni di Forza Italia per esempio: "L'economia differenziata deve dare 2 risposte: 1 il ruolo di Roma Capitale, 2 non devono esserci aumenti nelle differenze tra il Nord e il Sud. Questo per noi è fondamentale". Dall'opposizione i 5 Stelle attaccano: "In un momento in cui le disuguaglianze sono sempre di più, i cittadini non riescono ad andare avanti per il caro bollette, questo Governo si preoccupa di modificare la legge "spazza corrotti" passando a un piano "salva corrotti" e di fare riforme che non servono al Paese come quella dell'autonomia differenziata". Intanto Fratelli d'Italia difende l'idea del presidenzialismo: "Il popolo è contato sempre meno in questi anni, noi riteniamo che debba tornare ad essere il soggetto centrale che dà gli indirizzi a un potere esecutivo che poi li mette in pratica, questo rapporto più è diretto e meglio è".