Per coerenza, perché non siamo come Renzi. Abbiamo votato “sì” in Parlamento, votiamo “sì” fuori dal Parlamento. Poi, il referendum è il trionfo della democrazia, quindi io non sono padrone del voto di nessuno, se non di quello mio. Il Parlamento può lavorare bene anche con 300 Parlamentari in meno, ovviamente questa riforma doveva essere legata, nel nostro programma, ad altre riforme: l'Italia che si trasforma in una Repubblica federale, valorizzando le autonomie, in una Repubblica presidenziale con stabilità di Governo, però, ripeto, mentre PD e Renzi hanno sempre votato “no” e adesso dicono sottovoce di votare “sì”, senza troppa convinzione, noi abbiamo votato “sì” ed io rivoterò “sì”.