I due sfidanti si danno la mano tra gli applausi dei cittadini. San Luca dopo 11 anni torna alle urne ed elegge il suo Sindaco. Ora questo piccolo paese ai piedi dell'Aspromonte, dopo una lunga gestione commissariale, può tentare la strada verso la normalità. Il nostro approccio qui con il Comune deve essere improntato sulla sulla legalità, sulla trasparenza e sul rispetto delle regole. Chi non condivide questi segmenti di convivenza civile con noi non hanno niente a che fare. Da questo palazzo devono starsene lontani. La lista civica del giornalista italo svizzero Klaus Davi non ce la fa. I sanluchesi hanno preferito non dare le chiavi del loro paese a un forestiero. Io mi aspettavo che scattasse l’orgoglio di liberarsi dalla cattiva reputazione, però non ci hanno creduto fino in fondo. La creazione di posti di lavoro è la grande richiesta che si alza da questo territorio. Ma c'è da ricostruire un intero paese dalle ceneri di un passato ingombrante segnato da faide cruente e morti ammazzati, dove le regole dei clan sono state più forti di quelle dello Stato. Vicini e latitanti scovati negli ultimi anni tra queste case arroccate, gli affari con la cocaina si fanno lontano da queste montagne, ma ci si nasconde a casa propria e la diffidenza è altissima. Ma perché scappate? Vi devo chiedere una cosa solo sulle elezioni. Come fa a non interessarle? È il futuro del suo Paese. Non voglio parlare, non ho che dire. Ma quale ‘ndrangheta? La ‘ndrangheta è a Roma. Con questa ‘ndrangheta... No, no senta, è anche qua. Per cortesia. È anche qua a San Luca. Ho detto basta. Non mi venire appresso con la cosa... la ‘ndrangheta non so se c’è. Io non la conosco.