Cresce il PIL e diminuiscono i consumi, è questa la forbice che il Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli fotografa nel suo discorso di fronte ai delegati dell'associazione. "Oggi il livello del PIL è superiore del 2,5% rispetto al quarto trimestre del 2019, abbiamo più che recuperato i livelli pre pandemici ma, avverte il Presidente restano ancora indietro i consumi che nella media 2022 risultano inferiori di circa 20 miliardi di euro rispetto allo stesso 2019". "Incertezze, emergenze, sfide, ci dicono ancora una volta dell'importanza di una riforma strutturale del patto europeo di stabilità e crescita, un nuovo patto che sappia davvero tenere insieme miglioramento delle finanze pubbliche, riforme di investimenti". Il Governo ascolta attento, presenti diversi Ministri, da Santanchè a Valditara ma soprattutto Adolfo Urso che mostra una sintonia totale con i temi posti dalla Confcommercio. Il titolare dello sviluppo del made in Italy, sul palco gonfia il petto per i risultati che l'Italia sta ottenendo, una crescita doppia rispetto agli Stati Uniti nel primo trimestre 2023, maggiore di tutte le potenze occidentali, citando l'OCSE e previsioni in miglioramento anche per il prossimo anno. L'Italia non è stata isolata dai leader internazionali, ma anzi oggi è un faro nelle decisioni che vengono prese nel G7, nell'Unione Europea è più in generale all'interno degli organismi internazionali". Urso definisce una irrealizzabile follia ideologica l'Euro 7, auspica poi per l'anno scolastico 2024/2025 l'inizio del liceo del made in Italy e promette più lavoro per i giovani che, sottolinea, devono sposarsi e procreare.