Il campo largo rischia di andare in mille pezzi, schiacciato dal peso di quello che succede a Bari. L'inchiesta che ha coinvolto l'assessore regionale Anita Maurodinoia ha travolto il faticoso accordo tra Conte e Schlein sulle primarie e più in generale sembra mettere a rischio il cammino comune di PD e 5 Stelle. E non solo in Puglia. La mossa l'ha fatta Giuseppe Conte che senza pensarci troppo ha deciso di dire no alle primarie comuni. Una rottura che però non si consuma in regione dove Conte e il movimento rimangono in giunta. E al PD che gli punta il dito contro, Conte risponde alzando ancora di più la posta. "Mi dispiace di questa reazione, ma noi non accettiamo mancanza di rispetto e nessuno può permettersi di dire che il Movimento 5 Stelle è sleale o alludere a questo. Mercoledì scorso avevo avvertito, con una lunga telefonata, la segretaria Schlein che la situazione su Bari si stava compromettendo e che se ci fossero state nuove inchieste noi non saremmo stati disponibili a far finta di nulla proseguendo con le primarie". A raccogliere i cocci dovrà essere Elly Schlein arrivata a Bari per sostenere il candidato del PD Vito Leccese, che nelle primarie avrebbe dovuto confrontarsi con Michele Laforgia, sostenuto dai 5 Stelle. E poi camminare insieme, quale che fosse il vincitore. Invece ora, ognuno per la sua strada. Elly Schlein attacca, così si aiuta la destra. Far saltare le primarie a tre giorni dal voto è una sberla a tutte le persone perbene che si stavano preparando. "Siamo pronti a sostenerti, anche se vorrei tentare ancora la strada dell'unità dialogando con Michele Laforgia per evitare la rottura e la spaccatura che loro hanno prodotto ieri, trovando una sintesi unitaria". Da più voci del PD arriva la richiesta di trovare in extremis un terzo nome. Proposta che, rivela Elly Schlein, è stata già rifiutata dai 5 Stelle. A conferma che il campo largo è un progetto, che poggia per ora su ottime intenzioni, ma fragili presupposti.