Nessuno strappo, almeno per il momento. Elly Schlein invita il Partito Democratico a sciogliere insieme i nodi politici. La tregua con la minoranza si potrebbe sancire nella composizione della nuova segreteria, dopo però che sarà data luce verde ai capigruppo voluti dalla Segretaria: Chiara Braga alla Camera, Francesco Boccia al Senato. "Nei gruppi parlamentari che non sono una caserma, ci sono tante persone che diranno la loro e Boccia e Chiara Braga hanno, per come li conosco io, e li conosco bene hanno davvero le caratteristiche per interpretare al meglio la linea che la Segretaria vorrà indicare, però tenendo conto di tutte le sensibilità". Nell'assemblea congiunta dei gruppi, la leader DEM ha puntato sul rendere nitida la linea politica che parte all'attacco frontale del Governo e mira ad unire le opposizioni su alcuni temi come il salario minimo. La Meloni è tornata a mani vuote da Bruxelles sul fronte migranti, dice, mentre sui diritti sferra un attacco senza precedenti ai diritti dei bambini e delle bambine: vigileremo sul servizio pubblico e sul piano nazionale di ripresa e resilienza, avverte la Segretaria, su cui siamo in grave ritardo. Dall'altra parte della barricata, Forza Italia cerca di metabolizzare la scossa voluta da Silvio Berlusconi, una svolta governista che mira a puntellare il rapporto con Fratelli d'Italia e con l'area vicino a Tajani che trova nuova linfa e fa da contraltare al ridimensionamento del ruolo di Licia Ronzulli che però, nega contatti con il Terzo Polo. "Non c'è stata questa telefonata. Al di là dei titoli di Repubblica, il dialogo in aula c'è, ci deve essere, l'aula parlamentare è fatta per questo, grande rispetto ma, in particolare questa telefonata ancora non l'ho ricevuta".