L'euro discesa in campo di Giorgia Meloni pronta a fare da apripista nelle liste di Fratelli d'Italia per le elezioni europee non convince affatto le opposizioni. Per qualcuno è solo un test elettorale ad uso domestico. "Meloni chiede di votarla per le Europee ma sa perfettamente che non andrà all'europarlamento. A lei non interessa contare davvero in Europa: le serve contarsi in Italia", dichiara il leader di Italia Viva Matteo Renzi. Per il Pd il comizio di Pescara rivela la distanza siderale tra la Premier e le esigenze del Paese. "Giorgia Meloni è nel paese delle meraviglie: seppellisce i problemi sotto un fiume di retorica. Tra Palazzo Chigi e la propaganda di Tele Meloni, incalza Elly Schlein, la Presidente del Consiglio ha perso il contatto con la realtà". Gli fa eco il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte per cui la Premier ha poteri distruttivi: "Con Giorgia l'Italia cambia l'Europa: per una volta ha ragione. Le abbiamo lasciato un'Italia che riportava a casa 209 miliardi del PNRR per infrastrutture, investimenti, sanità. Nemmeno il tempo di arrivare a Bruxelles e ha dato l'ok a un accordo con tagli da 13 miliardi l'anno che colpiranno le tasche degli italiani. Da 'patriota' a Re Mida al contrario: quel che tocca distrugge. Fermiamola!". Per Angelo Bonelli dell'Alleanza Verdi/Sinistra la kermesse del partito della Meloni ha messo in vetrina un campionario sconcertante e una Leader del raggiro. "Meloni, è la dea dell’inganno, racconta un Paese che non c'è". La discesa in campo della Premier per il leader di Azione Carlo Calenda cambia lo scenario e per questo annuncia la sua candidatura in tutte le circoscrizioni con Elena Bonetti. "Contro questo modello di Europa da "discepola di Orban" combatteremo alle elezioni europee". Intanto dopo la sortita sulle classi separate per i bambini disabili che ha creato imbarazzo non solo nella Lega ma anche nel centrodestra, il generale Roberto Vannacci, candidato nelle liste del Carroccio, non si scompone di fronte a chi come Giancarlo Giorgetti ha ricordato che non è leghista. "Le critiche sono del tutto legittime, dice, io non faccio parte della Lega, sono un candidato indipendente. Saranno comunque gli elettori a stabilire chi aveva ragione".