L'incontro voluto dal Governo con le associazioni dei benzinai divide il fronte della rappresentanza ma non evita lo sciopero dei distributori, se non in parte. Al termine della riunione la Faib Confesercenti ha infatti deciso di ridurre a sole 24 ore la chiusura già in corso, confermate le 48 ore di stop invece da parte delle altre due associazioni, Fegica e Figisc Anisa, anche se, dicono al Ministero dello Sviluppo Economico, la trattativa va avanti. "Noi il tavolo permanente e continuativo di riordino del settore l'abbiamo già convocato con gli argomenti che vogliamo affrontare insieme a loro nei prossimi mesi." La Faib presenterà la proposta di riduzione alle altre sigle di categoria nell'assemblea convocata per le prossime ore, anche se appare difficile che maturi un diverso avviso rispetto a quello della conferma dello sciopero di 48 ore fino alle 19 di giovedì. Troppo poco e troppo tardi per cambiare idea secondo Fegica e Figisc Anisa che dicono di apprezzare il tentativo del Ministro Urso, ma lo ritengono privo della necessaria concretezza. Buone le intenzioni di ristrutturare la rete ma resta sullo sfondo l'idea inaccettabile per le associazioni di una categoria che specula sul prezzo dei carburanti. Al contrario la Faib considera un risultato importante la significativa riduzione delle sanzioni, la razionalizzazione della cartellonistica, la rapida convocazione di un tavolo per affrontare i problemi del settore. Intanto a proposito di settori resta irrisolto il problema dei balneari. Dopo una riunione congiunta tra Governo e rappresentanti della maggioranza la decisione è stata di prorogare la delega al Governo per regolare il settore sulla base delle richieste anche dell'Unione Europea, 3-4 mesi che serviranno anche per un'ampia interlocuzione con la categoria.