I servizi essenziali sono stati garantiti, pronto soccorso, 118 e tutti quegli interventi chirurgici improrogabili urgenti. E i pazienti fragili, anziani ed oncologici sono stati salvaguardati. Medici e veterinari tornano a scioperare, per la seconda volta dall'inizio del mese, e fermano le sale operatorie programmate: visite ambulatoriali, esami ed accertamenti radiologici. In piazza, le sigle sindacali: AAROI-EMAC, FASSID, Federazione Veterinari e CISL medici. "Purtroppo, non si è avuto il coraggio di fare delle scelte importanti. Il sistema sanitario continua ad essere sotto finanziato, continua ad essere male organizzato, continuano a fuggire professionisti ogni anno all'estero verso mercati più gratificanti e non possiamo rimanere, come sindacati, inermi di fronte allo smantellamento di un sistema pubblico universale". Contro l'articolo 33 della legge di bilancio sui pensionamenti, ma anche per ribadire la necessità di un tetto al numero di gettonisti negli ospedali e lo sblocco delle assunzioni. Medici e farmacisti, psicologi, radiologi, dirigenti sanitari e biologi, ma anche veterinari con ricadute importanti sulla filiera agroalimentare. "Evidentemente non si vuole mettere mano a una strategia seria. Abbiamo bisogno di attenzione e abbiamo visto nella legge di bilancio, l'unica attenzione è stata quella di tagliare le pensioni dei medici e degli infermieri, dei sanitari. Mi sembra qualcosa di contro natura, privo di logica e politicamente sbagliato. Quindi chiediamo un intervento serio".