L'eco degli scontri di Bologna tra forze dell'ordine e collettivi antagonisti sprofonda il capoluogo del clima avvelenato dal furore ideologico da anni '70. "Chiudere i centri sociali dei comunisti", "Ci hanno mandato 300 camicie nere". E la sfilata dei "fascisti del terzo millennio" di CasaPound a pochi metri dalla stazione dove ci fu l'attentato per mano del terrorismo nero del 2 agosto 1980, fa salire sulle barricate anche le istituzioni. Il sindaco Matteo Lepore chiede al Governo di fare chiarezza. "Tra qualche ora ci sarà la Presidente Meloni in città. Ci hanno mandato 300 camice nere". Dopo che tre agenti di polizia sono rimasti lievemente feriti, la Premier ha puntato il dito contro i partiti di sinistra, che "tollerano e foraggiano i facinorosi". Il leader della Lega Matteo Salvini chiede l'intervento del Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi: "La caccia al poliziotto dei delinquenti rossi a Bologna, o la caccia all'ebreo dei delinquenti rossi a Milano, sono scene vergognose per il 2024. Chiudere i centri sociali occupati abusivamente dai comunisti che sono ritrovi di criminali". Elly Schlein difende la città, "Bologna non merita le manifestazione delle destre estreme e nazionaliste che nel nostro continente hanno sempre prodotto guerra, devastazioni e povertà". Per Pierluigi Bersani, CasaPound ha profanato la stazione: "Vedere stemmi fascisti, canzoni fasciste, manifestazioni fasciste, a due passi dalla stazione di Bologna, la stazione di Bologna, you know? È una roba che mette abbastanza i brividi, eh?". L'Alleanza Verdi-Sinistra chiede che Piantedosi lasci la poltrona. "È stato un errore imperdonabile", accusa Nicola Fratoianni, "da parte del Governo concedere ai fascisti la possibilità di manifestare nella città Medaglia d'Oro della Resistenza". Intanto, nelle prossime ore, Giorgia Meloni presiederà l'incontro con i sindacati sulla manovra e ci sarà anche il segretario generale della CGIL Maurizio Landini, che aveva invocato la "rivolta sociale".