L'incubo è dover riaccendere a settembre i PC per la didattica a distanza che ha tenuto gli studenti in cattività nei mesi della quarantena, anche se la ministra dell'istruzione Lucia Azzolina giura: “Il 14 settembre si torna in classe ed escludo nuovi lockdown.” Lo spettro di scuole chiuse anche per l'inizio del nuovo anno scolastico è stato agitato da Cgil, Cisl, Uil Snals e Gilda. “Oggi le condizioni per riaprire le scuole in presenza non ci sono, è inutile continuare a raccontare che le cose vanno bene, bisognerebbe essere onesti” incalza il Segretario della FLC CGIL, Francesco Sinopoli. La Ministra, che si dice pronta a sfidare Matteo Salvini in televisione, esorta i sindacati a uscire dalla logica dei no. “Dai sindacati mi aspetto collaborazione. Noi per settembre saremo pronti, ma ognuno deve fare la propria parte. Non si può dire sempre no a tutto. Ad ogni tentativo di innovazione serve coraggio.” Ma per i sindacati il piatto piange e il miliardo 400 milioni di euro già stanziati, che potrebbe arrivare a 2,4 miliardi, se verrà aggiunto l'ulteriore miliardo promesso dal Governo, non bastano per garantire il funzionamento del sistema scolastico nell'era Covid. Le risorse comporterebbe in media, per ogni singolo istituto, una dotazione finanziaria aggiuntiva di poco più di 300 mila euro da impegnare tra interventi di sicurezza e di riorganizzazione delle attività didattiche. Per i sindacati occorre mettere a disposizione delle scuole un organico aggiuntivo sia per il personale docente che per quello ATA, da utilizzare per un'eventuale sdoppiamento delle classi, per incrementare la didattica in termini di potenziamento orario, per la sorveglianza e assistenza degli alunni e per intensificare le pulizie. L'attacco frontale dei sindacati viene respinto con durezza dai parlamentari del Movimento 5 Stelle della Commissione Istruzione al Senato. Le organizzazioni sindacali si dimostrano ancora una volta più inclini alla polemica sterile e distruttiva, dimostrandosi in tutto e per tutto non dissimili da Salvini e della Meloni. Per il leader della Lega Salvini, l'Azzolina è il peggior ministro negli ultimi decenni, si siede sulla scrivania di Benedetto Croce e di Giovanni Gentile. “Ho letto che dice che io l'attacco perché è donna. No, l'attacco perché è incapace!”.