Matteo Salvini si dice tranquillo e va avanti, Giancarlo Giorgetti aveva invece dichiarato: “Se ci condannano siamo finiti, la Lega chiude”. Alla fine il tribunale del Riesame di Genova ha autorizzando davvero i pm a sequestrare i soldi presenti e futuri del partito fino a raggiungere 49 milioni di euro. Parliamo di denaro pubblico considerato frutto della truffa messa in atto da Bossi e Belsito attraverso i rimborsi elettorali. Soldi che ora i giudici di Genova chiedono di restituire allo Stato. A cominciare da quei 5 milioni e mezzo circa che attualmente la Lega ha in cassa. Insomma il partito di Salvini potrebbe ritrovarsi senza un centesimo. Certo, è vero che la sentenza di condanna a Bossi e Belsito non è ancora definitiva, ed è vero anche che un nuovo soggetto politico completamente autonomo potrebbe limitare gli spazi di manovra della Procura. Ma Salvini assicura: “Lega ci chiamiamo e Lega ci chiameremo, non facciamo politica in base ai soldi o alle sentenze”. Ma siccome senza soldi non è semplice fare politica, alla Lega forse non rimarrà che appellarsi alla Corte di Strasburgo. Strada per altro già percorsa da Silvio Berlusconi.