Bye bye vitalizi, festeggiano i 5 Stelle. Striscioni e sorrisi anche al Senato prima nell'aula poi giù in strada, come era stato tre mesi fa alla Camera. La delibera di Palazzo Madama è un taglio netto ai privilegi degli ex senatori che, ovviamente, annunciano ricorsi come i loro colleghi di Montecitorio. Ma il Movimento si dice pronto ad affrontarli, costi quel che costi. Non solo. Qualcuno, su Twitter, già guarda al Parlamento europeo e Di Maio fa un passo in avanti. "Ora tocca alle Regioni" annuncia, dove c'è una vera e propria giungla di vitalizi, pensioni d'oro, rimborsi e altri sperperi.. Lega e Cinque stelle compatti, mentre al voto non hanno partecipato Forza Italia, Fratelli d'Italia e Pd. L'opposizione non partecipa alla festa, anche se il primo tentativo di riforma drastica era stato proprio di un Pd, Matteo Richetti. Ma sono i contrappassi, non sempre chiari, del gioco parlamentare. Con il taglio dei vitalizi il risparmio è di qualche decina di milioni, secondo altri calcoli un centinaio. Non è una cifra che incide sui conti dello Stato, ma il valore è più alto, è simbolico. Perché anche di simboli è fatta la partita della politica. .