IL GOVERNO HA DECISO. LA CARTA NON SI FIRMA. ALMENO NON A MARRAKECH, IL 10 E L’11 DICEMBRE. ANTICIPA TUTTI MATTEO SALVINI CHE DICE: SUL GLOBAL COMPACT SULL’IMMIGRAZIONE SARA’ IL PARLAMENTO A DECIDERE SE ADERIRE O MENO AL TRATTATO. NON E’ SOLO L’ENNESIMA PROVA DI MANCANZA DI DIALOGO COSTRUTTIVO SUI MODELLI DI GESTIONE DEI FLUSSI MIGRATORI A LIVELO INTERNAZIONALE. ANCORA UNA VOLTA VEDIAMO COME LA DELICATA QUESTIONE MIGRANTI CREI TENSIONI POLITICHE NELLA MAGGIORANZA. E SE L’ESECUTIVO, PER RISOLVERLE, PUNTA AL PASSAGGIO PARLAMENTARE, LE OPPOSIZIONI SOTTOLINEANO LA RETROMARCIA DEL GOVERNO PERCHE’ SOLO DUE MESI FA IL PREMIER GIUSEPPE CONTE AVVA RIBADITO, DAVANTI ALL’ASSEMBLEA GENERALE DELL’ONU, IL SOSTEGNO ALL’INTESA SULLE MIGRAZIONI. IL PREMIER DUNQUE SCAVALCATO DA SALVINI? AL DI LA’ DELLA DIALETTICA INTERNA AL GOVERNO, UNA LINEA COMUNE DOVREBBE ESSERE PRESA AL Più PRESTO ANZI, FORSE SAREBBE STATO OPPORTUNO PRENDERLA PRIMA DI MARRAKECH. .