Spagna non firma dichiarazione Italia-Grecia-Malta-Cipro

Una richiesta per rivedere le regole in tema di immigrazione a livello comunitario che arriva però solo da Italia, Grecia, Malta e Cipro. In una dichiarazione congiunta i Paesi chiedono alla Commissione Europea di avviare una discussione seria sulle responsabilità degli Stati di Bandiera, nei confronti delle ONG, e sulle modalità per coordinare meglio le operazioni nel Mediterraneo. Ma la Spagna non firma. "Non possiamo sostenere proposte che premierebbero i Paesi che non rispettano i loro obblighi in termini di Diritto Marittimo Internazionale e che andrebbero a discapito di quelli che come noi rispettano gli obblighi e salvano vite con risorse pubbliche". Dichiara all'Ansa un portavoce del Ministero dell'Interno spagnolo. A Bruxelles lunedì il Ministro degli Esteri Tajani, chiederà di porre la questione sul tavolo del Consiglio degli Affari Esteri. "La crisi con l'Italia sui migranti è una fortissima delusione, l'Italia non rispetta ne il Diritto Internazionale ne il Diritto Marittimo". Lo dice in un'intervista rilasciata a Le Parisien, la Ministra degli Esteri francese. La Premier Meloni, intanto, dopo aver parlato di una reazione comprensibile e aggressiva del Governo francese, rimane convinta di muoversi all'interno degli accordi stipulati, in sintonia si dichiara il Ministro delle Infrastrutture: "Vediamo di applicar la solidarietà europea, ripeto se nel corso di quest'anno, fra le decine di migliaia ormai siamo quasi a 90 mila di immigrati arrivati in Italia, la famosa solidarietà europea ne ha collocati negli altri paesi 117, dove stà sta solidarietà Europea"? "Europa batta un colpo, non può essere tutto sulle spalle dell'Italia, della Spagna della Grecia, di Malta o di Cipro". Critico dall'altra parte con Salvini, il leader di Azione: "Il modo in cui Salvini fa politica è irresponsabile, infantile, pericoloso. Ma quando lo fa al Governo, il danno delle sue stupidaggini riverbera non solo sul Governo di cui noi siamo all'opposizione ma sul Paese". Sul tema è atteso mercoledì in Parlamento il Ministro dell'Interno Piantedosi per un' informativa urgente.