Stringiamoci a Corte, come dice il nostro inno nazionale. Abbiamo bisogno di un Paese che ritrovi quello spirito di febbraio, di marzo, di aprile. Quella lettera di Salvini è sbagliata per questo, perché divide l'Italia dinanzi ad una sfida straordinaria e da il senso, permettetemi di dirlo, anche di un leader piccolo che mette davanti il suo interesse di parte rispetto agli interessi del Paese che, consentitemi di dirlo, sono troppo più grandi per farci portare in questo dibattito.