Non sottovaluto le difficoltà che abbiamo ancora davanti, né le sofferenze delle persone, ma credo che ci siano le condizioni per guardare con ragionata fiducia alla fase che si sta aprendo. In ogni giorno, di questa nostra terribile esperienza, ho avvertito l'obbligo civile e morale di dire sempre la verità al paese sulla situazione epidemiologica. Resto convinto che questo sia un dovere inderogabile di chi ha responsabilità di governo. Ho detto la verità quando era scomoda e sinonimo di sacrifici, e lo faccio adesso prospettando l'inizio di una possibile fase diversa, proprio grazie alla campagna di vaccinazione che oggi supera 14 milioni di somministrazioni.