26 articoli che vanno dalla composizione delle federazioni sportive alla formazione degli insegnanti di sostegno. È il decreto Sport e Scuola, approvato dal Governo lo scorso maggio e modificato poi dalla Camera prima della conversione in legge. 5 gli articoli che riguardano lo sport. Tra questi anche quello, modificato da un emendamento del deputato di Forza Italia Mulè, che prevede che le leghe sportive professionistiche abbiano diritto a una rappresentanza negli organi direttivi delle federazioni sportive nazionali che sia “equa” e che tenga conto del contributo economico dato allo sport di riferimento. Viene poi istituita una Commissione indipendente per la verifica dell'equilibrio economico e finanziario delle società sportive professionistiche e vengono introdotte modifiche sulla qualificazione fiscale del reddito da lavoro per prestazioni sportive. Per quanto riguarda la scuola, il decreto interviene sul tema del sostegno agli alunni con disabilità. Vengono potenziati i percorsi di specializzazione per gli insegnanti di sostegno, introducendo, fino a fine 2025, una nuova offerta formativa dedicata a chi abbia prestato servizio in questo campo per almeno 3 anni, nei 5 precedenti. Per garantire la continuità dei docenti di sostegno a tempo determinato, si prevede che, su richiesta della famiglia dell’alunno con disabilità, il preside possa decidere di confermare in via prioritaria l’insegnante anche nel successivo anno scolastico. Altro tema è l’integrazione degli studenti stranieri: dall'anno scolastico 2025/2026, per le classi costituite da almeno il 20% di studenti stranieri, ci sarà la possibilità di avere docenti ad hoc per l’insegnamento potenziato dell’italiano. Il supporto sarà riservato solo a chi ha una conoscenza insufficiente della lingua e si iscrive in una scuola italiana per la prima volta.