Stati generali dell'economia, definizione solenne, spesso usata nella politica italiana. Ma non aspettatevi nulla di definitivo, rappresenterà solo l'avvio di un percorso, benedetto dal Quirinale, un luogo virtuale di ascolto, anche se collocato nella splendida Villa Pamphili. L'opposizione parlamentare ha declinato l'invito, sarà solo una passerella dicono i leader di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. Il palco si apre sabato, in collegamento il Presidente della Commissione Europea, Von Der Leyen che ricorderà come il Recovery Fund, per lei il Next Generation Program, 170 miliardi all'Italia tra contributi e prestiti, in cambio di riforme strutturali mai fatte. E poi il Commissario Europeo, Gentiloni, Sassoli, Presidente dell'Euro Parlamento e forse Lagarde, numero uno della Bce. Il manager Colao aprirà lunedì il giro di tavoli con le parti sociali. Dal suo piano per la rinascita inizierà il confronto sui contenuti che proseguirà per tutta la prossima settimana, secondo un calendario da completare. Il Governo illustrerà uno schema con linee guida, un masterplan lo ha definito Gualtieri. Gli obiettivi e i progetti fondamentali corrispondono al piano nazionale delle riforme, da presentare entro il mese a Bruxelles. Normalmente viene presentato alla Commissione con il Def, che porrà le basi per il vero e proprio piano della ricostruzione, il Recovery Plan, che sarà pronto solo in settembre. Il documento presenterà dei capitoli, semplificazioni, investimenti pubblici, digitalizzazione, sviluppo sostenibile. Su queste direttrici si confronteranno i rappresentanti delle parti sociali e delle associazioni di categoria. Porte e telecamere chiuse almeno così pare, tranne la conferenza stampa alla fine dell'evento.