Due barconi ribaltati al largo di Lampedusa, una strage con diversi bambini e ragazzi tra le vittime. L'ennesimo naufragio nel cuore del Mediterraneo, l'ennesimo terreno in cui si riaccende il botta e risposta della politica. Immediato il cordoglio di Palazzo Chigi con una nota della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che parla di forte sgomento e compassione per le vittime, causate dall'inumano cinismo dei trafficanti di esseri umani. La Premier ribadisce l'impegno a contrastare l'immigrazione clandestina, ma sottolinea che i soccorsi, come dimostra questa vicenda, non sono sufficienti e non risolvono il problema. Sulla stessa linea anche il titolare del Viminale che parla di ennesima strage nonostante un dispositivo di soccorso operativo e funzionante. Il rischio per il governo è infatti quello di ripiombare nelle accuse per l'altra strage, quella di Cutro, in cui l'opposizione aveva denunciato un protocollo di salvataggio inefficace. Duri poi i toni di Matteo Salvini: i trafficanti sono i veri e soli responsabili della strage assieme agli ultrà dell'accoglienza, ha dichiarato il vicepremier. Parole che hanno scatenato le reazioni dell'opposizione che punta il dito contro le politiche del governo in materia di immigrazione. Non si governa un fenomeno epocale con la propaganda, ha commentato Chiara Braga del PD. I cinque Stelle parlano invece di fallimento vergognoso su un cavallo di battaglia di Meloni portato avanti in campagna elettorale. Anche Angelo Bonelli attacca l'esecutivo, queste tragedie non sono una fatalità, ma il risultato di scelte politiche precise. Critico anche Enrico Borghi di Italia Viva che evoca il caso del rimpatrio del generale libico. Ecco i frutti illeciti di Almasri. .























