L'impegno diplomatico per la de-escalation da una parte, il sostegno a Israele e il diritto dello Stato ebraico a difendersi da qualsiasi minaccia nucleare dall'altra. Questa la posizione del ministro degli Esteri Antonio Tajani in audizione di fronte alle commissioni esteri di Camera e Senato. L'Iran non può avere la bomba nucleare avverte il titolare della Farnesina, prevedendo che il conflitto potrebbe durare ancora diverse settimane, necessario poi tenere Teheran al tavolo del programma nucleare con Washington. Nessun pericolo invece per gli italiani all'estero, assicura il Ministro, che potranno rientrare in Italia. "Attualmente si trovano circa 50mila italiani in tutta la regione mediorientale. La presenza è più significativa in Israele con circa 20mila connazionali, mentre sono circa 500 quelli residenti in Iran. Al momento non ci sono state segnalazioni di situazioni critiche. A questi 50mila connazionali si aggiungono circa 2.500 militari presenti nell'area, dall'Iraq al Libano, dal Golfo al Sinai che seguiamo insieme al Ministero della Difesa." Una linea di realismo e buon senso, quello della Farnesina sostiene compatta la maggioranza, di tutt'altro avviso invece l'opposizione che accusa il Governo di contraddirsi difendendo l'azione militare di Israele e insieme auspicando la diplomazia e la pace. "Quando diventi spettatrice e continui in questa strategia, spettatrice nel vedere un massacro a Gaza, vedere ospedali distrutti, la strategia di una guerra del diritto del più forte, contribuire a delegittimare gli organismi internazionali, perché se tu delegittimi gli organismi internazionali dopodiché non c'è più nulla. Io sono più forte e su di te faccio valere la mia forza." Gli italiani sono spaesati dall'atteggiamento di Giorgia Meloni, accusano in coro le opposizioni, Meloni e Tajani coprono e giustificano l'attacco di Netanyahu che butta benzina sul fuoco in Medio Oriente, attacca Giuseppe Conte. Dura anche Italia Viva, che punta il dito contro un governo debole e lontano dalle decisioni europee. .