Con una telefonata definita lunga e cordiale si stempera quello che era apparso a tutti un momento di tensione fra il Premier e Enrico Letta, dopo la proposta del Segretario del PD di mettere in campo una tassa di successione patrimoniale per recuperare fondi da destinare ai giovani. Ipotesi bocciata da Draghi che ha detto "no, questo è il momento di dare e non di prendere". Tutto a posto quindi? Non proprio perché il tema tasse à altamente divisivo nella maggioranza, specie se si tratta di introdurne di nuove. Però il Partito Democratico serra i ranghi e non arretra. "Un Paese che non pensa ai giovani è un Paese senza futuro. Chiedere un piccolo aiuto a quell'1% di italiani che ha queste grandi rendite passive superiore ai 5 milioni di euro, per aiutare i giovani e le loro famiglie, significa anche non scaricare sulle nuove generazioni il peso immane del debito pubblico italiano". Diametralmente opposta la visione del Centrodestra, tutto, che riguardo a una nuova tassa del genere è netto. "Stupisce che con tanti italiani in difficoltà ci sia qualcuno all'interno del Governo, penso a Letta e al PD, che pensa a nuove tasse e ringrazio il Presidente Draghi che ha rimesso al suo posto coloro che invece di restituire soldi agli italiani pensano di toglierglieli dalle tasche, che è l'ultima delle cose intelligenti da fare". Anche da Italia Viva però arrivano perplessità e, certamente, la discussione continuerà ad animare il dibattito politico.