Un esame tribolato. Tra ritardi, più che contestati, rinvii, errori e tensioni la Manovra si avvia all'ultimo miglio del suo percorso parlamentare. Dopo il lungo esame a singhiozzo della Commissione Bilancio, l'approdo in Aula per la breve discussione generale, quindi un ritorno, per questioni tecniche e di copertura, in Commissione, poi l'attesa richiesta di fiducia da parte del Governo e, negli auspici dello stesso Esecutivo e del calendario parlamentare nuovamente fissato, il voto della Camera per venerdì prima di Natale in attesa del passaggio finale al Senato, prima di Capodanno. "Avremmo potuto fare di più. Sicuramente sì. Però se io torno semplicemente a due mesi fa quando tutti dicevano: questo governo sarà in grado di fare una legge di bilancio che risponda alle attese, alle aspettative nei tempi convenuti? Ecco io ovviamente incrocio le dita. Confido nel voto del Parlamento ma credo che la missione sia stata compiuta". Governo fiducioso quindi. Prima il Presidente del Consiglio Meloni, poi gli esponenti di maggioranza, hanno sempre assicurato: niente esercizio provvisorio, l'ok definitivo arriverà nei tempi stabiliti. Nonostante una lunga maratona e due nottate di lavoro e soprattutto alcune misure in via di verifica. Una su tutte che richiederà un ulteriore passaggio di ritorno in Commissione laddove ci sarà da correggere, sul fronte delle coperture mancanti, un emendamento che stanzia fondi per ripianare i debiti dei Comuni. Le critiche delle opposizioni erano e restano durissime: da quelle del Terzo Polo sull'inadeguatezza dell'Esecutivo e sul bonus cultura modificato, a quelle dei Pentastellati che con Giuseppe Conte parlano di governo non all'altezza e criticano fortemente la scelta di andare a ridimensionare ulteriormente il reddito di cittadinanza. "Vigileremo" avverte il leader dei Cinque Stelle, fino al PD. "Purtroppo abbiamo assistito invece ad un grande caos e anche una grande divisione. Perché il motivo per cui all'inizio tutti gli emendamenti, compresi quelli della maggioranza, sono stati o accantonati oppure sono stati rigettati era il frutto anche del fatto che questa Manovra è entrata in Aula della Commissione senza una regia e senza una strategia". Festività di lavoro, per il via libera alla Manovra servirà uno sprint finale.























