La partita è chiusa. Per Forza Italia il terzo mandato è un'ipotesi che non esiste, non è mai stata messa sul tavolo. A ribadirlo non è solo il vicepremier Tajani, che pare vorrebbe riaprire invece la discussione sullo ius scholae, ma anche il capogruppo alla Camera Barelli, che chiarisce: "Una terza rielezione dei presidenti di regione non fa parte del programma di governo e trova contrari gli italiani". La Lega prende atto del game over e piccata replica: "Di certo sono irricevibili scambi con cittadinanza facile e ius scholae. A questo punto auspichiamo che il centrodestra scelga al più presto i candidati migliori". Se resta un margine risicato che possa consentire a questo punto a Luca Zaia di ricandidarsi alle regionali venete d'autunno, sarà discusso dai leader al massimo entro lunedì mattina. Intanto, a mettere in chiaro come andranno le cose sulla cittadinanza è il capogruppo di Fratelli di Italia alla Camera Galeazzo Bignani: "Sul tema della cittadinanza noi abbiamo preso atto della proposta di Forza Italia, non la condividiamo, non fa parte del programma, non riteniamo si possa andare avanti, forte anche dell'ampio consenso che gli italiani hanno espresso rispetto a questa legge attuale sulla cittadinanza, che è ottima". E se il centrodestra sembra archiviare, fra i veleni, il capitolo terzo mandato, il centrosinistra discute in previsione delle manifestazioni della prossima settimana, a cominciare dalla piazza del 21 giugno a Roma contro il riarmo con Alleanza Verdi Sinistra e Movimento 5 Stelle che chiedono rispetto al PD. Non sarà presente la segretaria Schlein, ma alcune delegazioni. L'anima riformista del partito è perplessa. Tiene il punto invece Giuseppe Conte che il 24 sarà nella sede del Parlamento olandese per un confronto con altre forze politiche europee per dire no al riarmo. "Mentre il 24 e il 25 giugno la Nato si ritroverà all'Aia per decidere di aumentare le spese militari addirittura fino al 5% del PIL, noi ci ritroveremo sempre all'Aia nella sede del Parlamento olandese. Sarà un confronto con altre forze politiche europee per dire no a questa folle corsa al riarmo". .