La crepa c'è, ma si lavora per ricomporla. Dopo l'impugnazione della legge trentina sul terzo mandato da parte del governo, malgrado la contrarietà del Carroccio, Fratelli d'Italia tende la mano all'alleato leghista facendo sapere che non ci sono posizioni pregiudiziali sul numero di legislature che un Presidente di Regione può fare, che il CDM ha deciso in punta di diritto, ma che poi ci sarà una discussione politica, a mente fredda, una volta che la Corte Costituzionale avrà chiarito anche come ci si debba regolare nei confronti dei territori a statuto speciale. I tempi dunque, non saranno immediati. "Un limite ai mandati esiste in tutte le democrazie occidentali per gli organi monocratici elettivi, dal Presidente degli Stati Uniti, il Presidente della Francia. Se le regioni hanno l'esigenza di spostare questo da due a tre, le regioni pongono questo tema. Si parla, si guarda i pro e contro poi si decide. Noi siamo laici. Vediamo quello che serve di più alla Nazione e quello che è più giusto e più corretto". Da Venezia intanto il governatore Fedriga ha annunciato che i presidenti hanno approvato all'unanimità un documento in cui chiedono al governo di valutare un approfondimento sul terzo mandato, dopo una scelta definita dal governatore Veneto Zaia, temeraria. Anche il leader della Lega Salvini, chiede un ripensamento all'esecutivo: secondo me è giusto che scelgano i cittadini, quindi se si riapre la riflessione ben venga, ha detto il vicepremier. Di avviso opposto è sempre stato il presidente di Forza Italia Antonio Tajani: la questione è chiara, si doveva impugnare perché dal punto di vista giuridico la legge nazionale non può essere smentita da una legge regionale, anche se a statuto speciale. Per il Ministro dell'Interno Piantedosi, il voto sul terzo mandato non ha creato spaccature, si è basato su valutazioni tecniche e giuridiche e il tema in sé sarà comunque riconsiderato. Dal PD, invece, ancora l'accusa che il governo tutto pensa fuorché ai problemi degli italiani. "È una guerra senza esclusione di colpi per le poltrone, con i leghisti che difendono le loro e il governo che ha impugnato la legge del Trentino, ma era il minimo sindacale dopo avere impugnato quella della Regione Campania. Sarebbe stato inaccettabile fare due pesi e due misure. La posizione del Partito Democratico su questo tema è limpida, netta. Ci siamo schierati contro il terzo mandato nelle cariche monocratiche da tempo". .