Terzo mandato, Nel centrodestra non c'è accordo

In Sardegna i leader del centrodestra offriranno all'elettorato l'immagine di una coalizione compatta per gonfiare le vele di Paolo Truzzu, ma dietro le quinte ad offuscare quella che potrebbe diventare la foto di Cagliari rischia di esplodere una mina vagante, il terzo mandato per sindaci e governatori, il vertice di Governo, i capigruppo della maggioranza in commissione affari costituzionali del Senato, non ha piegato la resistenza della Lega che non intende mollare la battaglia per aumentare le consiliature dei suoi amministratori e non ha ritirato il suo emendamento che giovedì dovrebbe sbarcare in commissione, ma sembra che i tempi si allungheranno alla prossima settimana. Per Luca Zaia non si tratta di una legge ad personam. "Il problema non sono io, a me spiace qualcuno pensi che questo nemmeno è un emendamento fatto per me, mi risulta che ci siano miei colleghi che hanno posto e pongono la questione quanto il sottoscritto, la verità è che gli interlocutori non sono i presidenti o i sindaci uscenti dal secondo mandato, ma sono i cittadini che hanno diritto ad una risposta". Il rischio è che senza un accordo la spaccatura offra lo spettacolo di un centrodestra litigioso, Antonio Tajani però minimizza. "Il terzo mandato non è il punto fondamentale della politica del centrodestra, il centrodestra è stato, è e sarà unito indipendentemente dai dibattiti che ci sono". L'intesa è stata invece trovata nel decreto elezioni sulla proposta di Fratelli d'Italia di consentire ai fuori sede di votare alle elezioni europee della città dove sono domiciliati. Nell'opposizione la presidente di Azione, Mara Carfagna, non è ostile al terzo mandato. "Non sono contraria al terzo mandato nel senso che credo che tre mandati siano un periodo di tempo necessario per portare a compimento una visione legata a un territorio". Anche il Pd deve dirimere la questione, il terzo mandato è caldeggiato da molti sindaci e amministratori DEM, al Nazareno non tutti condividono, ma non è stato ancora convocato il gruppo di lavoro sulla riforma degli enti locali che dovrebbe dare un'indicazione definitiva.