Nessun ritorno al passato, per rinunciare alle lezioni in presenza continuano a essere necessari tre casi di positività. Il Presidente del Consiglio, chiede aiuto alla struttura commissariale del Generale Figliuolo, per riuscire a mantenere la promessa fatta all'inizio dell'anno scolastico, che scartava qualsiasi ipotesi di ritorno alla DAD. Per rendere più efficace il tracciamento, verranno intensificati i test nelle scuole. Per gli studenti, saranno messi a disposizione laboratori di biologia molecolare della Difesa in otto regioni. In grado di processare, tamponi molecolari effettuati a domicilio da team mobili militari. Un piano, reso possibile dalla collaborazione tra la struttura di Figliuolo e il Ministero della Difesa. Archiviate in 24 ore, l'incidente politico, l'obiettivo rimane la gestione di una situazione comunque complessa, fondamentale andare avanti con le vaccinazioni. "Negli ultimi giorni, anche per effetto delle misure annunciate dal governo, c'è stata una crescita significativa delle prime dosi. Nella giornata di lunedì abbiamo avuto 32.901 prime dosi, nella settimana precedente la media di prime e dosi era tra 15 e 20 mila. Quindi un salto in avanti, importante, e ancora le terze dosi nella giornata di ieri sono state circa 315.290". D'accordo con la linea di Draghi la Sottosegretaria Floridia. "Al 20 novembre abbiamo il 2,6% delle classi del primo ciclo in DAD, e l'1,4% delle classi in DAD del secondo ciclo. Che cosa significa questo, certamente che le classi del primo ciclo sono maggiormente in DAD, perché non abbiamo una copertura vaccinale totale. Sappiamo che nel primo ciclo, abbiamo sia la scuola primaria, che la scuola secondaria di primo grado, e invece sono meno in DAD, le classi che a livello di vaccinazione sono più coperte". Perplesso il rappresentante dei Presidi. "Sembra un po' strano, che insomma ben due Ministeri abbiano preso una decisione, senza sapere che presso la Presidenza del Consiglio, c'era la disponibilità della struttura commissariale. Quindi da questo punto di vista, se ci fosse più comunicazione a cui coordinamento fosse all'interno dell'esecutivo, e sarebbe preferibile". Presumibilmente dalla fine di dicembre, si potranno vaccinare anche i più piccoli, dopo il via libera da parte degli esperti dell'agenzia per il farmaco. Alla dose per i bambini tra i 5 e gli 11 anni.