Una persona che io vi chiedo di accogliere con un grande applauso perché è qui. Giuseppe Conte il Presidente del Consiglio dei Ministri grazie. Dalla festa a Napoli per il decimo compleanno dei Cinque Stelle sembra trascorso un secolo meno di due anni e tutto è cambiato, una kermesse quella alla mostra d'oltremare in cui vennero gettate le basi per il movimento del futuro. Sul palco Giuseppe Conte insieme all'allora leader politico Di Maio, la chiusura affidata a Grillo, assente Di Battista allora come oggi. Dall'incontro tra Gianroberto Casaleggio e Grillo tutto è cambiato appunto dopo un tira e molla durato mesi, il divorzio tra il MoVimento 5 Stelle e la piattaforma è divenuto realtà. L'accordo raggiunto tra Davide Casaleggio e Giuseppe Conte prevede la consegna del 10% dei dati degli iscritti, percentuale sufficiente per consentire le votazioni on line e un risarcimento da parte dei pentastellati di 250.000 euro per mancati versamenti. Il rapporto con Rousseau è sempre stato uno dei nodi più complicati da sciogliere per l'ex premier, impegnato nella rifondazione del Movimento. Un passaggio delicato sul voto sulla piattaforma per dare l'ok al governo Draghi, era febbraio, vinsero i favorevoli non senza discussioni e polemiche, intorno al principio della democrazia diretta negli ultimi anni si è consumata una vera e propria battaglia che ha visto cambiare l'assetto stesso dei pentastellati sempre più orientati verso una struttura diversa più simile a quella di un partito. Da Di Battista a Morra e Barbara Lezzi sono diversi i delusi che non è escluso possano dar vita a un nuovo progetto magari proprio con Casaleggio junior. Sono lontani i tempi dei festeggiamenti sul balcone di Chigi, ora Giuseppe Conte si dovrà confrontare con alcune scelte dell'attuale governo al quale assicura sostegno pur evidenziando un certo disorientamento riguardo ad alcune politiche fiscali o di impresa. Prossimo passaggio le elezioni amministrative con l'obiettivo di portare avanti un progetto comune con il Pd. Fallito quello per la capitale su Napoli la scelta comune è caduta sull'ex ministro Manfredi. Le amministrative saranno un banco di prova ma solo dopo il voto di autunno si potranno gettare le basi per un progetto di più ampio respiro capace di aggregare diverse voci o di sancire definitivi addii.