È il momento del plauso corale per l'accordo su Gaza, che l'Italia appoggia in pieno, e in vista della firma ufficiale in Egitto il Ministro degli Esteri Tajani fa sapere che ci sarà, invitata da al-Sisi, anche Giorgia Meloni. La quale da Firenze stronca le iniziative messe in campo pro Gaza dalla sinistra come manifestazioni, scioperi e Flotilla e dice: è Trump che dobbiamo ringraziare. E Salvini puntualizza: la pace a Gaza si deve anche a Netanyahu. Intanto il governo ha già dato la disponibilità a inviare militari per l'operazione di peacekeeping. "Noi abbiamo dato la nostra possibilità, l'ha ribadito il Ministro Crosetto, possiamo inviare i carabinieri, possiamo inviare truppe dell'esercito. Noi abbiamo i carabinieri che già sono a Gerico per la formazione della polizia dell'Autorità Nazionale Palestinese, sono al valico di Rafah, al confine tra Gaza e l'Egitto, quindi hanno già una conoscenza del territorio i carabinieri. Come hanno una conoscenza del territorio del nord di Israele i militari italiani dell'UNIFIL. Quindi se ci sarà questa richiesta, noi siamo pronti a fare la nostra parte". Stavolta dall'opposizione sul tema c'è l'apertura dei Cinque Stelle. "Se si realizzeranno le condizioni per una forza multinazionale di pace, i nostri militari sono quelli più apprezzati dalle popolazioni locali perché abbiamo nel nostro DNA una attitudine al dialogo con le comunità locali che altre forze militari spesso non hanno. Quindi io non escludo assolutamente questa possibilità. Ovviamente adesso è assolutamente prematuro". Sugli accordi di pace si terrà mercoledì prossimo alla Camera l'informativa del Ministro degli Esteri Tajani. .























