L'Unione europea ha trovato la quadra dopo 4 giorni di negoziato. il recovery Fund sarà operativo dal 2021 e potrà contare su 750 miliardi di euro tra prestiti e sussidi. Si tratta di un debito comune europeo, il più alto mai messo a disposizione per i paesi membri, cambino parole proporzioni rispetto alle proposte iniziali, i sussidi scendono infatti a 390 miliardi, mentre i prestiti salgono a 360. Questo è quanto va al piatto europeo, ma all'Italia quanto arriverà? Secondo Palazzo Chigi nel corso di 6 anni. Si tratta di circa 81 miliardi di trasferimenti e 127 sotto forma di prestiti. Insomma, 1 euro su 4 tra tutti quelli messi a disposizione dall'Europa l'incasserà l'Italia, i soldi arriveranno probabilmente dal 2021 anche se è previsto un piccolo anticipo sulle spese fatte dai governi anche per quest'anno. Sappiamo però che in Italia ogni anno paga all'Unione alcuni miliardi di euro per il suo funzionamento e anche i soldi del recovery fund andranno in parte restituiti. A farle in maggior parte saranno Germania, Francia, Olanda e altri paesi, ma anche l'Italia farà la sua parte. Dunque, i sussidi, tolti questi contributi italiani, dovrebbero ridursi attorno ai 15/30 miliardi di euro, mentre i prestiti andranno restituiti a partire dal 2027. Visto che i soldi sono raccolti sul mercato in forma comune ci saranno condizioni decise assieme su come spenderli. I fondi infatti dovranno essere spesi per la transizione digitale ambientale e per seguire le riforme segnalate dalla commissione europea, ogni anno, ai paesi membri.