"Il sostegno alla popolazione ucraina è massimo, ma proprio perché abbiamo questa solidarietà concreta, vera e anche vogliamo essere lungimiranti, se continua così noi assicureremo alla popolazione ucraina distruzione del territorio, delle città e ovviamente l'incremento del numero delle vittime. Dobbiamo imporre una svolta, l'Italia lo può fare, ha tutte le caratteristiche per farlo. Per tradizione storica, vocazione culturale, per capacità anche di uno staff diplomatico di prim'ordine, dobbiamo imprimere questa svolta e dobbiamo essere capofila nella svolta politica, perché adesso abbiamo solo una strategia militare e la strategia militare porta quello che ha denunciato il presidente Mattarella". "Ovviamente la pace si fa in due, presidente. La Russia, per il momento continua a non mostrare, diciamo, segnali di ammorbidimento su questo fronte, c'è l'iniziativa cinese che però non vede Pechino dialogare con Kiev al momento e, nel frattempo, come fanno gli ucraini a difendersi, con quali mezzi?". "Guardi, se non si crea un percorso, se non si crea un tavolo negoziale e non si impone a tutti i Paesi della comunità internazionale, ovviamente, di sedersi a quel tavolo è difficile valutare chi e come e a quali condizioni si possono fare, ovviamente, si può raggiungere la pace e una prospettiva di sicurezza. Quindi oggi è chiaro. Che cosa ci aspettiamo? Che una dichiarazione firmata, unilaterale, da parte di Putin di essere disposto ad accettare le condizioni che gli verranno messe sul tavolo? È un percorso faticoso, va costruito e vanno tutti astretti al tavolo negoziale". "E nel frattempo?". "E nel frattempo, ovviamente, se continua così e non si avrà questa svolta, il rischio è che ci sarà anche, addirittura, l'incidente nucleare. E nessuno può garantire, in questo momento, che un incidente nucleare o addirittura, una svolta nucleare, non ci sarà". "Quindi, se ci dovesse essere un nuovo decreto armi da parte del governo, i Cinque Stelle continueranno..." "La nostra posizione è chiara, guardi, noi dall'inizio con grande tormento, con grande difficoltà, abbiamo appoggiato anche i primi invii militari, ma sul presupposto che ci fosse questa svolta, se invece la strategia è solo questa dettata da Washington, escalation militare, non ci stiamo più. Assolutamente, lo abbiamo detto chiaramente".