L'accoglienza dei profughi, al centro del lavoro del Governo, di concerto con Protezione Civile, Comuni e Regioni. Firmato il DPCM che regolamenterà i sistemi di accoglienza per tutti gli ucraini in fuga dal loro Paese, che potranno chiedere il permesso di soggiorno per protezione temporanea durerà un anno e potrà essere prorogato di sei mesi più sei per un altro anno al massimo. Consentirà l'accesso al sistema sanitario, al lavoro e allo studio. Contestualmente Fabrizio Curcio ha firmato un'ordinanza per disciplinare e regolamentare le vie dell'accoglienza, un modello integrato e innovativo ha detto il capo della Protezione Civile, in conferenza stampa, basato due pilastri l'accoglienza diffusa e il contributo di sostentamento. 300 Euro al mese per gli adulti e 150 per i bambini, è questa la cifra che verrà data direttamente ai profughi ucraini, che hanno trovato rifugio in Italia e che hanno provveduto autonomamente alla loro sistemazione, soldi che verranno versati solo per 90 giorni o per 60 nel caso il rifugiato trovi di lavoro. Per evitare speculazioni saranno gli stessi profughi, dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno, a fare richiesta direttamente alla Protezione Civile. Per chi, invece, troverà accoglienza grazie all'intervento delle Associazioni del terzo settore o del volontariato, il contributo andrà agli Enti, la cosiddetta accoglienza diffusa, gli ucraini potranno essere sistemati dalle Associazioni presso piccole strutture o anche famiglie solidali. La cifra sarà di circa trenta Euro al giorno. "Circa 72000 persone che oggi sono entrate in Italia, al netto poi di quella percentuale che ha scelto l'Italia per transitare in altri Paesi europei, per la stragrande maggioranza è ancora accolta nella rete parentale e amicale; e quindi uno dei punti cruciali dell' accoglienza era mantenere questa rete attiva." Firmato anche un piano ad hoc per la regolamentazione dei minori non accompagnati ai quali verrà affidato un tutore legale.