Sullo sfondo di un piano internazionale complicato e delicatissimo continuano ad aleggiare le dichiarazioni dell'ambasciatore russo a Roma, che aveva definito la classe dirigente italiana troppo russofoba, parole che si riflettono sulla dura reazione di Mosca all'intesa firmata a Londra tra europei e ucraini. "Niente accordi sul cessate il fuoco senza Kiev al tavolo dei negoziati, presenza necessaria per arrivare a una pace giusta", Una linea condivisa dal governo italiano con tutte le cancellerie europee e ribadita dal Viceministro agli Affari Esteri Edmondo Cirielli che sottolinea: "Non si può fare la pace costringendo l'Ucraina ad arrendersi". Posizione quella di Palazzo Chigi che per la prima volta trova asilo anche nelle dichiarazioni delle Opposizioni con la Segretaria del PD Elly Schlein che ribadisce la necessità di portare l'Ucraina nel vivo dei negoziati, altrimenti ogni accordo sarà vano. "Non possiamo aspettarci che Trump si faccia carico delle ragioni del popolo che ha subito un'invasione criminale", ha poi aggiunto dalla festa dell'Unità di Villa Dossola, stessi toni, quelli di + Europa "Una vergogna, commenta anche l'incontro in Alaska Davide Faraone, Vicepresidente di Italia Viva. "L'Unione Europea dica no alla logica da Risiko del binomio Trump Putin, Azione invece punta il dito contro il silenzio del Movimento 5 Stelle e Lega, una comunione di intenti, quella che si registra tra Maggioranza e Opposizione sulle sorti di Kiev, che però non tiene conto di quello che emerge dal vertice di Londra, ovvero che sull'Ucraina il governo italiano punta ad avvicinarsi alle posizioni di Donald Trump, molto più di quanto la minoranza in realtà sarebbe pronta a concedere.























