A poche ore dalle sue nuove comunicazioni alle Camere il Presidente del Consiglio partecipa alla riunione telefonica organizzata da parte americana coi leader del G7 e Commissione e Consigio Europeo, Polonia, Romania, Segretario Generale NATO. Ribadita la condanna per l'aggressione russa all'Ucraina, si è fatto un punto sulle iniziative prese e da prendere, concordando di mantenere il più stretto coordinamento. Per quanto riguarda l'Italia intanto con un decreto ad hoc, che in tempi rapidi andrà votato con una risoluzione in Parlamento, si è deciso che il Ministero della Difesa può mandare armi in Ucraina. Sulla cosa, dopo qualche ora di tensione politica, arriva l'ok anche di Lega e 5 Stelle che assicurano il sostegno a qualunque iniziativa del Governo. Nel frattempo in tema di energia si chiarisce che a scopo cautelativo e in caso di reale necessità si potrà riattivare centrali a carbone ma il Ministro Cingolani, che a Bruxelles partecipa al consiglio sull'energia, fa sapere: "nel brevissimo termine nessun problema, sperando che non ci sia una coda d'inverno pazzesca ma non dovrebbe. C'è da affrontare per il prossimo anno il problema dello stoccaggio, che però è il problema di tutti, cioè è stato il problema menzionato da tutti. In realtà stiamo lavorando molto efficacemente sullo sganciarci dalla, diciamo, dalla dipendenza del gas russo". Intanto si cerca di ampliare le forniture provenienti da altre parti e Di Maio va con l'AD ENI De Scalzi in Algeria. "Il Governo italiano è impegnato ad aumentare le forniture energetiche, in particolare di gas, da vari partner internazionali e tra questi -come ho indicato alle autorità algerine- l'Algeria, da sempre fornitore affidabile, ha un ruolo fondamentale". Si ragiona anche sull'accoglienza dei profughi. In breve tempo saranno disponibili 16.000 cosiddetti posti letto e la procedura sarà speciale, con regole semplificate.