Pieno sostegno a Kiev. Un'assistenza che continuerà ad essere a 360°. Giorgia Meloni ribadisce la linea italiana sulla guerra in Ucraina. Lo fa dopo una conversazione telefonica, una vera e propria riunione congiunta, con il Presidente americano Biden, il Cancelliere tedesco Scholz, il Presidente francese Macron e il Premier britannico Sunak. Un gabinetto tra alleati per ribadire la massima coesione e fare un punto della situazione sul terreno a quasi un anno dall'invasione russa. Tutti i leader dell'Alleanza Euro-Atlantica, confermano il loro sostegno economico e militare, con forniture di armi, anche pesanti, al Governo Zelensky. E se USA e Germania danno il via libera all'invio di carri armati, il nostro Paese riceve il plauso e il grazie americano di Biden per le forniture di artiglieria a Kiev e il continuo intensificarsi del suo impegno. Armi a scopo di difesa, sottolineano tutti, cui si aggiungeranno nei prossimi mesi, quei missili Samp-T da contraerea, che fanno parte di un progetto italo-francese. Nelle scorse ore, del resto, l'Esecutivo aveva incassato il via libera definitivo della Camera al Decreto Legge Ucraina, che proroga a tutto il 2023, la cessione da parte italiana di materiali militari all'Ucraina. Un impegno concreto, che porta con se la consapevolezza che tale aiuto, spiega il Ministro Crosetto in audizione in Parlamento, impone di ripristinare le scorte nazionali. All'Europa, anche per questo, verrà chiesto di escludere gli investimenti per la difesa dal Patto di Stabilità. Tutto mentre a Sinistra c'è chi si interroga sull'escalation militare e dal mondo 5 Stelle, si continua a manifestare dubbi sull'intera operazione, con il blog di Beppe Grillo che attacca Zelensky per la sua spettacolarizzazione del conflitto e le sue partecipazioni TV davanti, si legge, ai sacrifici del suo popolo.