Un grazie a Zelensky e una bacchettata a Putin. Giorgia Meloni non esita ad esprimere il suo giudizio netto su chi, come il leader ucraino, sta facendo la sua parte per far tacere le armi e chi invece al Cremlino continua a far saltare il banco. La Premier fa sapere che ha sentito Trump qualche ora fa per avviare un nuovo giro di negoziati che potrebbero svolgersi in Vaticano, che ringrazia per la disponibilità. "Non abbiamo visto alcun passo in avanti concreto da parte russa, al momento. E credo che valga la pena ricordarlo anche per, diciamo così, smontare una certa narrativa secondo la quale, invece, i russi sarebbero stati disponibili alla pace". C'è poi il fronte Mediorientale. Dopo le accuse dai toni concitati lanciate in Parlamento contro il Governo, complice silenzioso dei crimini di Netanyahu a Gaza, l'attentato di Washington accomuna maggioranza ed opposizione nel cordoglio. Meloni ha rilanciato sui social il post del Ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Sono vicino allo Stato di Israele per il tragico assassinio di due giovani dipendenti dell'ambasciata israeliana a Washington. Scene di terrore e violenza da condannare con forza. L'antisemitismo figlio dell'odio contro gli ebrei va fermato, gli orrori del passato non possono più tornare". Parole di condanna per l'attentato nella capitale americana arrivano dal PD. "L'odioso duplice omicidio antisemita a Washington suscita in tutti noi orrore. Esprimiamo dolore per le vittime e vicinanza ai loro familiari. L'antisemitismo va contrastato in ogni sua odiosa forma. Bisogna fermare questa spirale di odio e terrore". "Penso che non basti dire che non si condividono le proposte del Governo israeliano, perché quelle non sono proposte. Quando si dice che si vuole annientare Gaza, devastarla totalmente e deportare in modo forzato tutti i palestinesi, bisogna dire che quelli sono crimini". Gli fa eco il presidente MoVimento 5 Stelle Giuseppe Conte: "la violenza va condannata con la massima fermezza. Dobbiamo evitare che si alimenti l'orribile spirale dell'odio riportandoci agli anni più bui della nostra storia, segnati dall'oblio della ragione". .