Nessun commento per ora. Il Quirinale non vuole cedere posizioni, ma neanche alimentare una spirale di attacchi e contrattacchi verbali. Una tensione che ora non gioverebbe a nessuno. Ma certo la situazione appare in evidente evoluzione. Perché infatti, se alle prime parole della portavoce del Ministero degli Esteri russo che definivano "invenzioni blasfeme" le frasi di Mattarella pronunciate nella lectio magistralis di Marsiglia con una pur immediata levata di scudi di tutto il sistema politico italiano, dal Quirinale non erano arrivate reazioni ufficiali, salvo rimandare al senso di quel discorso, laddove si assimilava un contesto storico a un'azione militare aggressiva. Dall'entourage del Colle era filtrato solo quanto il Presidente fosse sereno e appunto l'invito alla lettura del testo di Marsiglia, con un parallelo tracciato dal Capo dello Stato che poneva un tema di metodo e di storia. Questa volta, però, la sensazione che vi sia un salto di qualità nella reazione di Mosca appare evidente. Nuove dichiarazioni pubbliche della Zakharova. Parole che "non potranno non avere conseguenze" il chiaro messaggio così come un messaggio inquietante è l'attacco hacker filorusso contro trasporti e banche italiane. Non alimentare quindi per ora. Del resto il Presidente già in altre circostanze, era ad esempio la prima della Scala nel dicembre '22, quando era montata una polemica sull'opportunità di rappresentare un'opera russa a teatro, aveva spiegato chiaramente come quella russa fosse parte integrante della cultura europea, un elemento che non si può cancellare. Mentre la responsabilità della guerra, aveva ribadito in quella circostanza, va attribuita al governo di quel paese, non certo al popolo russo. .