Pace e lavoro, accoppiata con la quale è impossibile non essere d'accordo ed è quella che Salvini ha spiegato essere stata l'ispirazione di ogni suo contatto diplomatico negli ultimi mesi e anche del progetto di viaggio a Mosca, ormai naufragato tra le polemiche, per ammissione dello stesso leader leghista. "Io non voglio portar via il lavoro a nessuno, ho semplicemente aggiunto un mio mattoncino e sto continuando a farlo, lo faccio da Roma e da Milano perché le cose si possono risolvere anche telefonicamente. Spero che la guerra non vada avanti altri mesi perché sarebbe un problema per tutti." Sarebbe estremamente grave, dice Salvini, se il Copasir mi convocasse per entrare nel merito di impegni esclusivamente rivolti alla pace, peraltro dichiarati pubblicamente. Ironizza sul piano di pace italiano, parto di un Ministro degli Esteri e di un Governo che la Lega però sostiene. Il piano di Di Maio, attacca Salvini, è durato 20 minuti. Il Ministro degli Esteri in Parlamento torna sugli obiettivi italiani. "Non cerchiamo certo l'escalation militare ma quella diplomatica. L'obiettivo è una pace negoziata e non imposta, frutto di accordi sostenibili, equilibrati e reciprocamente accettabili." Il PD insiste, occorre fare chiarezza sui colloqui e sui contatti di Salvini con l'Ambasciata russa. "Con i governi parlano i governi. Il senatore Salvini deve fare chiarezza, deve fare chiarezza per l'incontro con l'Ambasciatore russo, deve fare chiarezza rispetto al viaggio che avrebbe voluto fare in Russia." Berlusconi intanto si fa vedere al vertice del Ppe a Bruxelles, anche se solo con un videomessaggio, preoccupato, invoca la fine del voto all'unanimità in Consiglio Europeo e la necessità dell'unità militare tra i paesi membri. "La unità politica e militare dell'Europa diventa indispensabile.".