Il laboratorio civico umbro è pronto a partire, ma il nome del titolare ancora non c'è. L'intesa tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico per un patto che tenga fuori i politici dalla futura giunta è stata siglata, ma il candidato governatore non è stato ancora ufficializzato. La più quotata sembra Francesca Di Maolo, avvocato vicina al mondo cattolico, che però non si sbilancia. Nulla da dichiarare è il momento della riflessione, taglia corto. Il commissario del Pd umbro Walter Verini, ribadisce che l'operazione è a buon punto. Con la riunione di stamattina il Pd dell'Umbria ha rilanciato la sfida di una alleanza civica e politica che possa vedere protagonisti anche le idee e i contenuti del Movimento 5 Stelle dice. Negli studi di Sky Tg24, Nicola Zingaretti, fa sapere che l'esperimento civico messo in piedi in Umbria non riguarda tutte le altre regioni, non c'è nessun automatismo. Ogni regione dovrà decidere, ma c'è una cosa positiva: la vocazione unitaria a provarci, avverte il segretario del Pd, che svela la sbrigativa modalità con cui gli è stata pubblicata la scissione di Matteo Renzi. Io ho ricevuto un WhatsApp, quando la decisione già era presa. Cioè quindi prima ci sono state le nomine dei ministri. Il giorno in cui, adesso ricordo le date, ma la decisione era già presa. Quindi lei ha saputo con WhatsApp che c'era la scissione? Sì. Il viceministro allo sviluppo economico, Stefano Buffagni confessa di non sentirsi a proprio agio quando il Movimento 5 Stelle deve partecipare ad un'alleanza. Hanno votato gli iscritti per percorrere questa strada e valutare le opzioni. Io soffro sempre quando andiamo con qualcun altro. Quindi non sono un buon partito, diciamo, a cui chiedere questo parere. Il leader della Lega, Matteo Salvini prende di mira, Luigi di Maio, che anche in Umbria, va a braccetto con gli ex nemici di un tempo. Amico di Maio sei passato dalla rivoluzione alle poltrone. Poltrone e sofa, fa' il ministro degli esteri dai.
